Il condomino che si distacca dall'impianto di riscaldamento centralizzato, pur avendo il diritto di farlo, rimane comunque tenuto a contribuire alle spese di esercizio dell'impianto nella misura del 50%, in virtù di una consolidata consuetudine condominiale, salvo che non dimostri, mediante idonea documentazione tecnica, che il suo distacco non determina un aggravio di spese per gli altri condomini o uno squilibrio termico dell'intero edificio. Infatti, il condomino distaccato continua a beneficiare del calore prodotto dall'impianto centralizzato e, pertanto, deve concorrere in parte alle relative spese di esercizio, ferma restando la sua esenzione dalle spese di manutenzione straordinaria e di adeguamento dell'impianto. Tale obbligo di contribuzione parziale alle spese di esercizio può essere previsto anche dal regolamento condominiale, in quanto i condomini possono regolare, mediante convenzione espressa, il contenuto dei loro diritti ed obblighi, anche in deroga alle norme codicistiche, purché ciò non contrasti con vincoli pubblicistici dettati dall'esigenza di uso razionale delle risorse energetiche e di miglioramento delle condizioni di compatibilità ambientale.