Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25367 del 13 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25367PEN

Massima

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Il giudice non è obbligato a disporre d'ufficio l'avvio di un programma di giustizia riparativa ai sensi dell'art. 129-bis c.p.p., trattandosi di una facoltà discrezionale che dipende da una valutazione circa la tipologia del reato, i rapporti tra autore e persona offesa e l'idoneità del percorso riparativo a risolvere le questioni che hanno determinato la commissione del fatto. Inoltre, l'omesso avviso all'imputato sulla facoltà di accedere ai programmi di giustizia riparativa, previsto dall'art. 419, comma 3-bis c.p.p., non determina la nullità della sentenza, in quanto tale avviso ha solo una finalità informativa e l'imputato beneficia comunque dell'assistenza del difensore per valutare le alternative processuali. La mancata attivazione del procedimento riparativo o l'omissione dell'avviso all'imputato non compromettono alcuno dei diritti e delle facoltà previsti dall'art. 178, lett. c) c.p.p., con la conseguenza che non è configurabile alcuna nullità, né speciale né di ordine generale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 12/1/2023 dal Tribunale di Trento visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Paolo Di Geronimo;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Vincenzo Senatore, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria dell'avvocato (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITEN…

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