Le spese per la manutenzione dei frontalini, ovvero i rivestimenti della parte frontale e inferiore di un edificio condominiale, che svolgono una funzione estetica rispetto all'intero stabile e ne accrescono il pregio architettonico, costituiscono parti comuni ai sensi dell'art. 1117, n. 3, c.c. e pertanto la relativa spesa ricade su tutti i condomini, in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, a prescindere dalla proprietà esclusiva dei singoli balconi. Ciò in quanto i frontalini, pur non essendo di particolare pregio architettonico, contribuiscono a rendere armonica, gradevole e dinamica la facciata esterna dell'edificio condominiale, rientrando quindi nella nozione di "parti comuni" di cui all'art. 1117 c.c. Tale principio si applica anche nel caso in cui i frontalini siano meri prolungamenti in cemento armato degli appartamenti, senza contribuire in modo determinante all'estetica complessiva dell'edificio, in quanto la loro funzione estetica rispetto all'intero stabile è comunque rilevante ai fini della loro qualificazione come parti comuni. Ne consegue che le spese per la manutenzione straordinaria dei frontalini non possono essere poste a carico dei soli proprietari dei balconi, in deroga a quanto previsto dal regolamento condominiale, ma devono essere ripartite tra tutti i condomini.