Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21668 del 19 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21668PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'emettere un provvedimento cautelare, è tenuto a svolgere un'autonoma valutazione degli elementi probatori e delle esigenze cautelari, senza limitarsi a una mera ratifica delle richieste del pubblico ministero. La motivazione del provvedimento cautelare deve contenere un'analitica enucleazione degli specifici elementi ritenuti indizianti e delle concrete ed attuali esigenze cautelari che giustificano l'adozione della misura, con riferimento alla posizione individuale dell'indagato. L'omissione di tale autonoma valutazione e la mancanza di una motivazione adeguata comportano l'annullamento del provvedimento, senza possibilità per il giudice di riesame di intervenire in via integrativa o sostitutiva, dovendo in tal caso provvedere esclusivamente alla cessazione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 9 settembre 2022, del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere MICHELE CUOCO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale KATE TASSONE, che ha chiesto rigettarsi il ricorso;
letta la memoria deposita il 16 marzo 2022, dall'avv. (OMISSIS), nell'interesse del ricorrente;
letta la memoria depositata il 20 m…

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