L'indebito assistenziale derivante dal venir meno del requisito sanitario a seguito di visita di revisione è ripetibile dall'ente previdenziale solo a far tempo dalla comunicazione dell'esito di tale accertamento al percipiente, salvo che l'erogazione indebita sia addebitabile all'assistito e non sussistano le condizioni di un legittimo affidamento. La protrazione della corresponsione della prestazione per un lungo lasso temporale può infatti ingenerare in capo al beneficiario un legittimo affidamento circa la spettanza della prestazione, escludendo la ripetibilità dell'indebito per il periodo antecedente alla comunicazione dell'esito della visita di revisione. Diversamente, per il periodo successivo alla comunicazione dell'esito sfavorevole della visita, venendo meno il legittimo affidamento del beneficiario, risulta legittima la ripetizione delle somme indebitamente erogate. Pertanto, l'ente previdenziale può legittimamente ripetere le somme indebitamente corrisposte solo a decorrere dalla data di comunicazione dell'esito della visita di revisione al beneficiario, salvo che l'indebito sia addebitabile a dolo o colpa grave di quest'ultimo.