Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17339 del 26 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:17339PEN

Massima

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Il reato di circonvenzione di incapace si configura quando l'agente, consapevole dello stato di vulnerabilità della vittima, ne abusa per indurla a compiere atti pregiudizievoli per sé o per altri, approfittando della sua diminuita capacità critica e di opposizione. Tale stato di vulnerabilità deve essere oggettivamente riconoscibile, in modo che chiunque possa abusarne per raggiungere fini illeciti. L'instaurazione di un rapporto squilibrato tra vittima e agente, l'induzione a compiere atti dannosi e l'abuso dello stato di vulnerabilità, costituiscono gli elementi essenziali del reato, la cui sussistenza può essere desunta da un complesso di elementi probatori, quali la condotta ingannatoria dell'agente, le condizioni di abbandono e decadimento psico-fisico della vittima, nonché la palese divergenza tra la sua volontà di destinare i beni alla Chiesa e gli atti compiuti a vantaggio dell'agente. In tali ipotesi, la doppia conformità della decisione di condanna dell'imputato limita la deducibilità in cassazione del vizio di travisamento della prova, che può essere dedotto solo in caso di macroscopica o manifesta evidenza della non corrispondenza delle motivazioni di entrambe le sentenze di merito rispetto al compendio probatorio acquisito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/12/2021 della Corte di assise di appello di Catanzaro, visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere Giuseppe Sgadari;
sentito il Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Lidia Giorgio, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso; sentito il difensore della parte civile, Avv…

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