Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25023 del 9 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25023PEN

Massima

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Il delitto di violenza privata si configura quando la condotta dell'agente è preordinata a rendere anche solo disagevole una lecita modalità di esplicazione del diritto della persona offesa, come nel caso in cui l'imputato sottragga il cellulare dalle mani della vittima per impedirle di chiedere aiuto in relazione all'aggressione subita. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili dal giudice di merito, possono costituire prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato anche per il reato di minaccia, senza necessità di acquisire il supporto telematico o figurativo contenente la relativa registrazione, purché il giudice dia adeguata motivazione in ordine alla valutazione della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto. Nell'ipotesi di concorso di reati puniti con sanzioni eterogenee, sia nel genere che nella specie, per i quali sia riconosciuto il vincolo della continuazione, l'aumento di pena per il reato "satellite" non viola il principio di legalità della pena se il reato satellite è punito con pena alternativa omogenea a quella detentiva prevista per il reato base, in quanto tali sanzioni paradetentive si considerano come pena detentiva ad ogni effetto di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/04/2021 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GRAZIA ROSA ANNA MICCOLI;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIUSEPPE RICCARDI, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 19 aprile 2021, la Corte di appello di Palermo, in parzial…

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