Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26502 del 20 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26502PEN

Massima

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Il terzo estraneo al reato, titolare o avente la disponibilità del bene sottoposto a sequestro preventivo impeditivo, può contestare solo l'inesistenza di collegamenti tra il predetto bene e gli indagati, senza poter mettere in discussione i presupposti della misura cautelare, quali il fumus boni iuris e il periculum in mora. Il Tribunale del riesame, nel valutare la richiesta di riesame del terzo, deve verificare la sussistenza di tali presupposti, motivando in modo puntuale sia in merito all'esistenza del fumus del reato, anche distinguendo tra le diverse fattispecie di illecito (come l'abbandono di rifiuti e la gestione di una discarica abusiva), sia in relazione al pericolo di aggravamento o protrazione delle conseguenze del reato ovvero di agevolazione della commissione di ulteriori fatti penalmente rilevanti. Tuttavia, il terzo estraneo non può contestare la qualificazione giuridica del fatto né i presupposti della misura cautelare, potendo solo dedurre l'inesistenza di collegamenti tra il bene sottoposto a sequestro e gli indagati. La motivazione del Tribunale del riesame deve essere adeguata e coerente, senza negare indebitamente la tutela del terzo, chiarendo i limiti della sua posizione processuale rispetto al sequestro di tipo impeditivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
sul ricorso di (OMISSIS), in qualita' di legale rappresentante della (OMISSIS) S.r.l.;
avverso l'ordinanza in data 14/11/2022 del Tribunale di Bologna,
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Ubalda Macri';
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Luigi Giordano, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza in data …

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