Consiglio di Stato sentenza breve n. 5700 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:5700SENB

Massima

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La notifica regolare delle cartelle esattoriali costituisce condizione essenziale per la validità dell'intimazione di pagamento emessa ai sensi dell'art. 50, comma 2, d.P.R. 29/09/1973, n. 602. Pertanto, l'Amministrazione finanziaria che intende procedere all'esecuzione forzata di un credito tributario o contributivo ha l'onere di provare l'avvenuta notifica delle relative cartelle di pagamento, in quanto tale adempimento rappresenta un presupposto imprescindibile per l'emanazione di un valido atto di riscossione coattiva. In assenza di tale prova, l'intimazione di pagamento deve essere annullata per carenza di un elemento essenziale, non potendo il giudice surrogarsi all'Amministrazione nell'espletamento di tale incombente procedimentale. Tuttavia, una volta dimostrata la regolare notifica delle cartelle, il giudice è tenuto a respingere il ricorso avverso l'intimazione di pagamento, non potendo sindacare nel merito la legittimità dei titoli esecutivi sottostanti, salvo i casi di nullità o annullabilità degli stessi. La verifica della notifica delle cartelle costituisce, pertanto, un presupposto logico-giuridico imprescindibile per la validità dell'atto di riscossione coattiva, la cui mancanza determina l'annullamento dell'intimazione di pagamento, mentre la dimostrazione della regolare notifica comporta il rigetto del ricorso, ferma restando la possibilità per il contribuente di contestare la legittimità dei titoli esecutivi in separata sede.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/06/2023

N. 05700/2023REG.PROV.COLL.

N. 04134/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 4134 del 2023, proposto da
Agea - Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura e Ader - Agenzia delle Entrate Riscossione, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;

contro

Nazzareno Vasti, rappresentato e difeso dall'avvocato Cesare Tapparo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, non costituita in giudizio;

per la riforma

della sentenza del …

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