Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15748 del 13 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15748PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta documentale di cui all'art. 216, comma 1, n. 2, l. fall. sussiste quando l'amministratore, anche di fatto, di una società fallita sottrae, distrugge o falsifica i libri e le scritture contabili che il fallito doveva tenere ai sensi della normativa vigente al momento della gestione dell'impresa, al fine di impedire la ricostruzione del patrimonio sociale e recare pregiudizio ai creditori. Tale condotta è punita a titolo di dolo specifico, indipendentemente dall'obbligatorietà della tenuta dei singoli libri contabili, essendo sufficiente che i documenti sottratti o distrutti rivestissero rilevanza per la procedura concorsuale e il soddisfacimento degli interessi dei creditori. La falsa denuncia di furto della documentazione contabile, presentata dall'amministratore anche di fatto allo scopo di sottrarre le scritture all'esame del curatore fallimentare, integra il medesimo reato di bancarotta fraudolenta documentale, in concorso con la condotta di sottrazione. Ai fini della configurabilità del reato, non rileva che l'amministratore di fatto abbia cessato formalmente la carica, essendo sufficiente il suo perdurante coinvolgimento nella gestione della società fallita e il suo interesse alla dispersione della documentazione contabile, anche attraverso la collaborazione con il nuovo amministratore formalmente subentrato. La responsabilità dell'amministratore di fatto per il reato di bancarotta fraudolenta documentale sussiste pertanto anche quando la condotta di sottrazione o distruzione delle scritture contabili sia stata posta in essere successivamente alla cessazione della carica formale, purché sia riconducibile al suo perdurante coinvolgimento nella gestione della società e al suo interesse alla dispersione della documentazione contabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/07/2021 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SERRAO D'AQUINO PASQUALE;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto come da requisitoria in atti.
L'avvocato (OMISSIS), per il ricorrente (OMISSIS), conclude chiedendo l'integrale acco…

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