Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2836 del 23 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2836PEN

Massima

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Il reato di indebita utilizzazione di carte di credito altrui, ai sensi del D.Lgs. n. 231 del 2007, art. 55, si configura anche quando l'agente, pur non riuscendo a portare a termine il prelievo di denaro a causa del blocco automatico delle carte, ne tenta ripetutamente l'utilizzo, dimostrando la finalità di profitto. La scriminante dello stato di necessità, di cui all'art. 54 c.p., non opera in favore dell'imputato che riveste la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, in quanto egli ha il dovere di esporsi al pericolo e non può assecondare le richieste dei malfattori. Ai fini dell'applicazione dell'attenuante della speciale tenuità del danno, di cui all'art. 62, n. 4 c.p., rileva la modestia dell'offesa penalmente rilevante, a prescindere dalla natura giuridica del bene tutelato, purché proporzionata alla tenuità del vantaggio patrimoniale perseguito o conseguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/03/2022 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Anna Criscuolo;
sentite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Picardi Antonietta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso; sentito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha depositato dichiarazione di rinuncia alla prescrizione proveniente…

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