Corte d'appello civile Bari sentenza n. 751 del 10 maggio 2023

Massima

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Il diritto di servitù prediale per destinazione del padre di famiglia presuppone che i due fondi appartenessero originariamente allo stesso proprietario e che all'atto della separazione siano stati posti dallo stesso in una situazione di subordinazione dell'uno rispetto all'altro. In mancanza di tale requisito, non può trovare applicazione la disciplina di cui agli artt. 1068 e 1069 c.c. in tema di spostamento e ripartizione delle spese della servitù. Il proprietario del fondo dominante non può compiere innovazioni che rendano più gravosa la condizione del fondo servente, essendo tenuto a esercitare la servitù col minore aggravio possibile per il fondo servente, ai sensi dell'art. 1069 c.c. Pertanto, la richiesta di sdoppiamento dell'impianto idrico condominiale, al fine di soddisfare le esigenze di un immobile commerciale, in contrasto con la destinazione originaria di uso abitativo, comporta un aggravamento della servitù a carico del fondo servente, non giustificato dalla dimostrazione di un vantaggio anche per quest'ultimo. La condizione di procedibilità della mediazione obbligatoria si realizza solo al termine del primo incontro davanti al mediatore, qualora una o entrambe le parti, richieste dal mediatore dopo essere state adeguatamente informate sulla mediazione, comunichino la indisponibilità di procedere oltre. La mera partecipazione al primo incontro non è sufficiente a integrare tale condizione. La responsabilità processuale aggravata ex art. 96 c.p.c. presuppone la temerarietà della domanda, che non ricorre nel caso in cui la parte abbia agito per tutelare un proprio diritto, ancorché la domanda sia stata respinta. Tuttavia, la condotta processuale della parte, che si sia opposta strenuamente a soluzioni transattive ragionevoli e vantaggiose per entrambe le parti, può essere valutata ai fini della compensazione delle spese di lite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
La Corte di Appello di Bari, Prima Sezione Civile, composta da signori magistrati:
Dott. Maria Mitola - Presidente rel.
Dott. Alessandra Piliego - Consigliere
Dott. Oronzo Putignano - Consigliere
ha pronunziato, nella causa iscritta nel registro generale dell'anno 2019 col numero d'ordine 50, la seguente
SENTENZA
tra:
(...) (C.F. (...)), rappresentata e difesa dagli avv.ti Ma.Fe. (C.F. (...)) e Pa.At. (C.F. (...)) ed elettivamente domiciliata presso lo studio legale dell'avv. M.T.Fe. in Gravina alla Via (...) (pec: (...) e (...) fax: (...) per ricevere le notifiche e comunicazioni di cancelleria);
Appellante
avverso la sentenza n. 5006/2018 del Tribunale di Bari del 19.11.2018, depositata in cancelleria in data 29.11.2018, resa nel procedimento n. 1144/2014
contro
(...) (C.F. (...)), rappresentato e difeso dell'Avv. Gi.AB.,
(...) (C.F. (...)), rappresentato e difeso dall&#x…

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