Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16671 del 19 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16671PEN

Massima

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La qualifica di incaricato di pubblico servizio, ai sensi dell'art. 358 c.p., si applica a coloro che svolgono attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma priva dei poteri deliberativi, autoritativi e certificativi che caratterizzano quest'ultima. Rientra in tale nozione l'attività di riscossione dei pedaggi autostradali svolta da un agente tecnico esattore, il quale, pur operando in parte con modalità meccanizzate, è tenuto a valutare la legittimità dei titoli di accesso, a compilare la documentazione contabile di fine turno e a rendicontare gli incassi, con conseguente assoggettamento a controlli. Tali compiti, sebbene di natura esecutiva, implicano un margine di autonomia e discrezionalità che li sottrae alla mera qualifica di mansioni d'ordine o di opera meramente materiale, escludendo la riqualificazione del fatto nel reato di appropriazione indebita. Il dolo del reato di peculato può essere desunto dalla reiterazione delle condotte appropriative e dall'entità degli ammanchi, in assenza di plausibili giustificazioni riferibili a malfunzionamenti del sistema informatico di rilevazione dei transiti. La condanna al risarcimento dei danni e al pagamento della provvisionale, dichiarata provvisoriamente esecutiva, non può essere sospesa in sede di legittimità in assenza di prova di un pregiudizio eccessivo per il condannato, tale da rendere impossibile o altamente difficoltoso il recupero di quanto pagato in caso di modifica della condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angel - Consigliere

Dott. ROSATI Marti - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI Paola - Consigliere

Dott. RICCIO - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Messina il 06/06/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Riccio Stefania;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Riccardi Giuseppe, che ha concluso chiedendo dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di appello di Messina ha conferm…

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