Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8542 del 27 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8542PEN

Massima

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Il giudice della prevenzione può fondare il giudizio di pericolosità sociale su elementi diversi dall'esistenza di sentenze di condanna, purché non si basi in via decisiva su esiti assolutori di eventuali procedimenti penali. Pertanto, in sede di verifica della pericolosità di un soggetto proposto per l'applicazione di una misura di prevenzione ai sensi del D.Lgs. 159/2011, art. 1, comma 1, lett. b), possono rilevare fatti illeciti per i quali sia intervenuta sentenza definitiva di assoluzione, atteso che la norma richiede, quale presupposto applicativo della misura preventiva, la constatazione di ricorrenti attività delittuose produttive di reddito. L'unica ipotesi di possibile valutazione autonoma dei fatti accertati in sede penale che non abbiano dato luogo a condanna è rappresentata dalla sentenza di proscioglimento per prescrizione in cui il fatto sia delineato con sufficiente chiarezza. Nell'ambito del giudizio di prevenzione patrimoniale, spetta alla parte pubblica che chiede l'applicazione della confisca l'onere di dimostrare, anche in base a presunzioni, la sproporzione tra il valore dei beni di cui il proposto abbia la titolarità o la disponibilità e il suo reddito o l'attività economica espletata, ovvero la sussistenza di indizi idonei a lasciar desumere in modo fondato che i beni dei quali si chiede la confisca costituiscano il reimpiego dei proventi di attività illecite. È riconosciuta al proposto la facoltà di offrire prova contraria e relativa alla legittima provenienza del denaro utilizzato per l'acquisto di tali beni. La sproporzione tra i beni posseduti e le attività economiche non può essere giustificata dal proposto adducendo proventi da evasione fiscale, qualunque sia la categoria di pericolosità sociale cui appartenga.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Frances - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 30/09/2021 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALIFFI FRANCESCO;
lette le conclusioni del PG Dott.ssa DE MASELLIS MARIELLA che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto indicato nel preambolo Corte di appello di Venezia ha parzialmente riformato il provvedimento con cui il Tribunale, in data 6 luglio 2020, aveva sottoposto alla misu…

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