Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13102 del 29 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:13102PEN

Massima

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Il trattamento non autorizzato di dati personali sensibili, anche da parte di privati occasionalmente venuti a conoscenza di tali informazioni, è punibile ai sensi dell'art. 167 del D.Lgs. n. 196/2003, a prescindere dalla qualifica del soggetto agente, purché ne derivi un nocumento per l'interessato e sussista il dolo specifico di trarre profitto o recare danno. La norma, infatti, si applica indistintamente a "chiunque" proceda al trattamento di dati personali in violazione delle disposizioni di legge, senza che rilevi la qualifica o la veste rivestita dal soggetto. Ciò al fine di assicurare un'adeguata tutela della riservatezza e della privacy dei dati sensibili, evitando arbitrarie e pericolose intrusioni, a prescindere dalla posizione del soggetto che ne abbia acquisito conoscenza, anche in via casuale. Il concetto di "trattamento" va inteso in senso ampio, ricomprendendo non solo la raccolta, ma anche la diffusione indebita dei dati, senza il consenso dell'interessato. Pertanto, la punibilità della condotta non è esclusa dalla mera casualità dell'acquisizione del dato, essendo invece necessario il rispetto della riservatezza dello stesso, a tutela della dignità e dell'identità personale dell'interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/07/2021 della corte di appello di Palermo;
udita la relazione svolta dal Consigliere Giuseppe Noviello;
lette le conclusioni del PG Dott.ssa Marilia di Nardo che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni del difensore dell'imputata, avv.to (OMISSIS) che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata e in subordine l'annullamento della stessa con rinvio.
RITENUTO IN FATTO…

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