Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24625 del 7 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24625PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, quale l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, perde la sua efficacia e l'interesse all'impugnazione viene meno quando, nelle more della trattazione del ricorso per cassazione, la misura è cessata per effetto del passaggio in giudicato della sentenza di condanna. In tali casi, l'eventuale accoglimento dell'impugnazione risulterebbe privo di utilità pratica, non potendo incidere su un provvedimento ormai privo di efficacia. L'interesse ad impugnare non può essere ravvisato nella mera prospettiva di ottenere il riconoscimento di un beneficio economico, come il reddito di cittadinanza, per il periodo in cui questo è stato sospeso in conseguenza dell'applicazione della misura cautelare, atteso che l'unica situazione in cui l'interesse a coltivare l'impugnazione permane è quella in cui la parte intende servirsi dell'eventuale pronuncia favorevole ai fini della richiesta di riparazione dell'ingiusta detenzione. Pertanto, in assenza di un interesse concreto e attuale alla decisione del ricorso, questo deve essere dichiarato inammissibile, senza che ciò comporti la condanna del ricorrente alle spese del procedimento o al pagamento della sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle Ammende, non configurandosi in tal caso un'ipotesi di soccombenza, neppure virtuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO E.Anna - Presidente

Dott. GIORGI Maria Silvi - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombret - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS)
avverso l'ordinanza del 13/01/2023 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Ombretta Di Giovine;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Tomaso Epidendio, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza sopra indicata, il Tribunale di Palermo, in parzia…

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