Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12183 del 23 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12183PEN

Massima

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Il ricorso della parte civile è inammissibile in quanto i motivi di doglianza sono manifestamente infondati. La pretesa giudiziale azionata dall'imputato, fondata sull'emissione di un decreto ingiuntivo non tempestivamente opposto, non era finalizzata al conseguimento di scopi vietati dall'ordinamento giuridico, ma rientrava nella fisiologica dinamica processuale di tutela di un diritto contrattuale riconosciuto e tutelato dalla giurisdizione. La minaccia di attivare gli strumenti esecutivi su un credito fondato su un titolo giudiziale non opposto tempestivamente non integra il delitto di estorsione, in quanto l'agente non mirava a realizzare un profitto ingiusto, estraneo al rapporto giuridico controverso. Inoltre, la diversa qualificazione del fatto come usura anziché estorsione non è possibile, in quanto la vicenda debitoria riguardava l'entità di una sanzione civile pattuita consensualmente, al di fuori del sinallagma contrattuale. Pertanto, la condotta dell'imputato, ancorché possa essere ritenuta ingiusta o sproporzionata in sede civile, non integra gli estremi del reato di estorsione o di usura, essendo finalizzata all'esercizio di un diritto riconosciuto e tutelato dall'ordinamento giuridico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - Consigliere

Dott. PERROTTI M - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS) - parte civile;
avverso la sentenza emessa in data 19/5/2021 dalla Corte di appello di Venezia;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso e le note aggiunte in data 3 febbraio 2023;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Massimo Perrotti;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa Costantini Francesca, che ha chiesto il rigetto del rico…

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