Il tentativo di furto aggravato in abitazione, pur essendo una forma meno grave rispetto al furto consumato, è comunque connotato da evidente scaltrezza e assenza di scrupoli nei confronti della vittima, giustificando pertanto una pena adeguata alla gravità del reato. Inoltre, il tentativo di sequestro di persona aggravato, essendo un reato più grave rispetto al tentativo di furto, può essere considerato come reato più grave ai fini della determinazione della pena nell'ambito del reato continuato, senza che ciò comporti una violazione del divieto di reformatio in peius. Infine, la mera rinuncia alla costituzione di parte civile da parte della persona offesa non integra di per sé una remissione tacita di querela, essendo necessaria la sottoscrizione di un atto di quietanza con accettazione di una somma di denaro a saldo e stralcio di ogni pretesa, con rinuncia ad ogni azione civile e penale, quale manifestazione inequivoca della volontà del querelante di non persistere nell'istanza punitiva.