Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19930 del 10 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19930PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il divieto di bis in idem, sancito dall'art. 649 c.p.p., opera esclusivamente quando i fatti contestati nei diversi procedimenti penali siano identici sotto il profilo della condotta, dell'evento e del nesso causale, ovvero siano "sostanzialmente uguali" e "inestricabilmente connessi nel tempo e nello spazio". Pertanto, la mera identità di alcuni elementi fattuali o la connessione tra procedimenti relativi a società diverse non è sufficiente a integrare il divieto di un secondo giudizio, essendo necessaria la piena coincidenza del "fatto" in tutti i suoi elementi costitutivi. Il giudice deve quindi procedere a un attento raffronto tra i diversi "fatti storici" contestati nei vari procedimenti, senza limitarsi all'inquadramento giuridico, al fine di verificare se sussista effettivamente l'identità richiesta dalla norma per l'operatività del divieto di bis in idem. Solo in tal caso la pena applicata in un secondo procedimento per il medesimo fatto risulterebbe illegale, consentendo il ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 448, comma 2-bis, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/10/2022 del GIP TRIBUNALE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SGUBBI;
sentite le conclusioni del PG che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS), ricorrono contro la sentenza di applicazione della pena pronunciata su loro richiesta nei loro confronti (…

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