Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2095 del 19 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2095PEN

Massima

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Il reato di circonvenzione di persone incapaci si configura quando l'agente, abusando dello stato di infermità o deficienza psichica della persona offesa, la induce a compiere atti pregiudizievoli del proprio patrimonio, approfittando della sua minorata capacità di autodeterminazione, facilmente riconoscibile anche da chi non abbia specifiche competenze specialistiche. Il giudice di merito ha ampio potere discrezionale nel valutare la prova della sussistenza di tale stato di infermità o deficienza psichica, potendo revocare l'ammissione di prove ritenute superflue in relazione al complessivo quadro probatorio già acquisito. La determinazione della pena, entro i limiti edittali, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve motivare adeguatamente in relazione alla gravità oggettiva e soggettiva del reato, senza che sia necessaria una specifica e dettagliata spiegazione del ragionamento seguito quando la pena irrogata sia significativamente al di sotto della media edittale. Analogamente, il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento a specifici elementi ritenuti prevalenti, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. NICASTRO Giusep - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/12/2020 della Corte d'appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. PEDICINI ETTORE, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE NICASTRO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 22/12/2020, la Corte d'appello di …

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