Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21343 del 18 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21343PEN

Massima

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Il permesso di soggiorno scaduto non esclude la configurabilità del reato di cui all'art. 10-bis del D.Lgs. n. 286/1998 (c.d. "reato di clandestinità"), in quanto la sopravvenienza di una causa di giustificazione, come la nascita di un figlio minore, non elimina l'illiceità della precedente permanenza irregolare sul territorio nazionale. Il giudice, nel valutare la posizione dell'imputato, deve considerare la situazione complessiva, senza limitarsi ai soli fatti successivi alla scadenza del permesso, essendo rilevante anche il periodo di permanenza irregolare precedente. Pertanto, il mero fatto di aver presentato una richiesta di ricongiungimento familiare o di accudire un figlio minore non è sufficiente a integrare la scriminante di cui all'art. 51 c.p. e a determinare l'assoluzione dell'imputato, qualora risulti accertata la sua permanenza irregolare sul territorio nazionale per un periodo precedente alla nascita del figlio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. MONACO Marco M - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/04/2022 del GIUDICE DI PACE di VICENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARCO MARIA MONACO;
lette le conclusioni del Procuratore Generale, Sost. Proc. Gen. Dr. MANUALI VALENTINA, che ha concluso per l'inammissibilita';
lette le conclusioni della difesa, avv. (OMISSIS), per l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
Il GIUDICE di PACE di VICENZA, con sentenza…

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