Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21128 del 17 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21128PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel confermare l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale e la confisca di beni nei confronti di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso ai sensi del D.Lgs. n. 159/2011, art. 4, lett. a) e b), afferma che il requisito dell'attualità della pericolosità sociale può essere desunto non solo dalla condanna definitiva per il reato di associazione mafiosa, ma anche dalla valutazione complessiva degli elementi di fatto, quali: il ruolo strategico e direttivo rivestito nell'ambito dell'associazione criminale, il rapporto fiduciario e di stretta collaborazione con il capo cosca, le intestazioni fittizie di società e beni strumentali all'attività illecita, nonché il perdurare di comportamenti denotanti l'adesione alle logiche criminali, anche in assenza di recenti condanne. Tali elementi, unitamente alla sproporzione tra il patrimonio e i redditi dichiarati, consentono di ritenere sussistente la pericolosità sociale attuale del proposto, senza che sia necessario un accertamento specifico della cessazione del vincolo associativo o di un mutamento dello stile di vita, essendo sufficiente la valutazione complessiva della condotta pregressa e delle concrete circostanze del caso. La motivazione del provvedimento deve dare conto in modo analitico di tali elementi, senza limitarsi a mere presunzioni, al fine di consentire il controllo di legittimità sulla correttezza del giudizio di pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 17/06/2022 della Corte d'appello di Reggio Calabria;
letti gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;
udita la relazione del Consigliere Dott.ssa CRISCUOLO Anna;
lette le richieste del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CERONI Francesca, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Reggio Calabria ha confermato il dec…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.