Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36917 del 22 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36917PEN

Massima

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Il vizio totale o parziale di mente dell'imputato, derivante da disturbo psichico, deve essere attentamente valutato dal giudice, il quale è tenuto a considerare tutti gli elementi probatori acquisiti, ivi incluse le risultanze peritali e le dichiarazioni della persona offesa, al fine di accertare se tale vizio abbia effettivamente inciso sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento della commissione dei fatti, anche in relazione alla durata e alla continuità temporale delle condotte delittuose contestate. Ove emergano dubbi sulla sussistenza di tale vizio, il giudice deve darne conto in modo esaustivo e motivato, non potendosi limitare ad affermare la piena capacità dell'imputato sulla base di considerazioni generiche o di una mera valutazione in negativo dell'assenza di incapacità. Inoltre, il giudice deve individuare con precisione il periodo temporale nel quale si collocano i fatti di reato, al fine di valutare correttamente la sussistenza e la portata del vizio di mente, nonché gli eventuali effetti sul trattamento sanzionatorio. Solo a seguito di tale approfondito accertamento, il giudice potrà pronunciarsi in modo adeguatamente motivato sulla responsabilità penale dell'imputato e sulla eventuale sussistenza di vizi totali o parziali di mente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CORBO Antonio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale MOLINO Pietro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito, per il ricorrente, l'avvocato (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 10 aprile 2019, la Corte di appello di Venezia ha con…

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