Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4558 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:4558SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento amministrativo di natura vincolata, che non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla rimozione dell'abuso, né una comparazione tra l'interesse pubblico e quello privato alla conservazione dell'immobile. Ciò in quanto il presupposto per l'adozione di tale ordine è costituito esclusivamente dalla constatata esecuzione dell'opera in assenza di titolo abilitativo o in difformità dallo stesso, senza che rilevi il decorso di un eventuale rilevante lasso di tempo dalla realizzazione dell'abuso. L'ordinamento, infatti, non tutela l'affidamento di chi versa in una situazione antigiuridica, salvo che tale affidamento non presenti carattere di incolpevolezza. Pertanto, l'ordine di demolizione di un immobile abusivo è sufficientemente motivato con la mera descrizione delle opere realizzate e il richiamo alla loro accertata abusività, senza che sia necessario dare conto della valutazione delle ragioni di interesse pubblico sottese a tale determinazione o della comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati. La presentazione di un'istanza di condono edilizio, accompagnata dal versamento delle somme dovute a titolo di oblazione, determina la sospensione automatica, ex lege, del procedimento sanzionatorio, fino alla definizione della domanda di sanatoria, mentre l'istanza di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001 comporta unicamente un temporaneo arresto nell'esecuzione della sanzione, con la formazione di un silenzio-rigetto sulla domanda, ove il Comune non si pronunci espressamente entro sessanta giorni. Tuttavia, qualora l'istanza di sanatoria sia stata presentata solo per una parte delle opere abusive, l'ordine di demolizione rimane legittimo per le restanti opere non oggetto di condono.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/07/2018

N. 04558/2018 REG.PROV.COLL.

N. 04217/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4217 del 2013 proposto dai Sigg. Battilomo Beatrice, Liccardo Clementina, Battilomo Luisa, Battilomo Gaetano, Battilomo Maria, Battilomo Vincenzo, Battilomo Maurizio e Battilomo Raffaele, rappresentati e difesi dall’Avv. Giuseppe Granata e con domicilio eletto presso la Segreteria del TAR di Napoli;

contro

Comune di Marano di Napoli in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’Avv. Tiziana Di Grezia e con domicilio eletto presso la Segreteria del TAR di Napoli;

per l'annullamento

del provvedimento di demolizione di opere abusive n.17/13 del 16/5/2013 adottato dal Comune di Mara…

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