Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36931 del 11 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36931PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di diffamazione aggravata ex art. 595 comma 3 c.p. può essere legittimamente pronunciata quando il quadro probatorio, valutato in modo logico e privo di manifeste aporie dalla Corte di merito, consente di ritenere sicuramente riconducibili all'imputato le condotte diffamatorie, anche in assenza di una diretta individuazione dello stesso nell'atto di apporre le scritte offensive, purché siano stati adeguatamente valorizzati altri elementi indiziari, come la sua presenza nei luoghi e i risultati di una perizia calligrafica non adeguatamente confutati dalla difesa. In tali casi, la pena detentiva può essere legittimamente irrogata qualora le condotte diffamatorie assumano un carattere di eccezionale gravità, come nel caso di una vera e propria "campagna diffamatoria" nei confronti delle persone offese. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato al riscontro dell'esistenza di un apparato argomentativo logico sulla decisione impugnata, senza possibilità di una nuova valutazione delle risultanze processuali, riservata in via esclusiva al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/02/2021 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli' atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FILIPPI PAOLA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
udito il difensore l'avv. (OMISSIS) insiste nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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