Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19725 del 13 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19725PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza impugnata, non può procedere a una rinnovata valutazione degli elementi di fatto e di prova, né a una rivalutazione complessiva del materiale probatorio, essendo tale attività riservata in via esclusiva al giudice di merito. Il controllo del giudice di legittimità sulla motivazione è infatti circoscritto alla verifica della coerenza strutturale della decisione, della sua logicità argomentativa e della mancanza di vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. Il vizio della motivazione denunciabile in cassazione deve essere evincibile direttamente dal testo del provvedimento impugnato, salvo il caso del c.d. "travisamento della prova", ove il ricorrente indichi specificamente l'atto processuale contenente la prova ritenuta travisata od omessa, purché essa abbia carattere di decisività. Pertanto, il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito gli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, né adottare nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione, essendo preclusa una rivalutazione complessiva delle prove, che travalicherebbe i limiti del sindacato di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PELLEGRINO A. - est. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), d'ufficio;

avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo, seconda sezione penale, n. 4512/2011, in data 12.03.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso.

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