Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1832 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:1832SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Alcune delle opere realizzate, come il rifacimento della scala esterna con nuova collocazione e la realizzazione di una tettoia esterna, non rientrano nell'ambito dell'attività edilizia libera, ma richiedono un titolo abilitativo. Ciò in quanto tali interventi non sono riconducibili alle previsioni normative che consentono la realizzazione di opere senza necessità di alcun titolo. 2. La collocazione di una ringhiera frangivista di altezza variabile tra 177 e 245 cm non rientra nella previsione normativa che consente la realizzazione sine titulo di recinzioni fino a 1,70 m di altezza. Pertanto, anche tale opera necessitava di un titolo abilitativo. 3. Anche per le opere che astrattamente potrebbero rientrare nell'ambito dell'edilizia libera, è necessario il rispetto delle prescrizioni contenute nelle norme antisismiche, trattandosi di area gravata da vincolo antisismico. Pertanto, tali opere non potevano essere realizzate in assenza di titolo. 4. La pendenza di un procedimento di condono edilizio non impedisce all'amministrazione di adottare provvedimenti sanzionatori relativi ad ulteriori abusi edilizi realizzati presso lo stesso immobile, ma non oggetto del procedimento di condono. 5. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento non inficia la legittimità del provvedimento sanzionatorio, atteso il carattere vincolato del potere repressivo di illeciti edilizi. In conclusione, il Tribunale ha ritenuto legittimo l'ordine di demolizione delle opere realizzate senza il necessario titolo abilitativo, respingendo il ricorso proposto dalla parte ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2023

N. 01832/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02187/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2187 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall’avvocato Salvatore Chiaramonte, con domicilio digitale come da registro tenuto presso il Ministero della Giustizia;

contro

Comune di Cefalù, non costituito in giudizio;

e con l'intervento di

ad opponendum

-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati Santo Botta, Filippo Fazio, con domicilio digitale come da registro tenuto presso il Ministero della Giustizia;

per l’annullamento

dell’ordinanza ingiunzione n. -OMISSIS-, emessa dal responsabile del Settore Edilizia Privata del Comune di Cefalù i…

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