Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24318 del 5 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:24318PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La valutazione delle prove e degli elementi di fatto compiuta dal giudice di merito, se adeguatamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità, in quanto rientra nell'esclusiva competenza del giudice di appello, il quale è l'unico titolare del potere di apprezzamento delle risultanze processuali. Pertanto, le censure di merito relative alla valutazione della credibilità della persona offesa e alla rilevanza di determinati elementi di prova, in assenza di vizi logici o motivazionali, non possono essere oggetto di ricorso per cassazione, essendo precluso al giudice di legittimità di riesaminare il merito della decisione impugnata. Inoltre, la mancata concessione di una circostanza attenuante, se adeguatamente motivata dal giudice di merito sulla base degli elementi di fatto acquisiti, non è sindacabile in sede di legittimità, in quanto rientra nell'ambito del libero apprezzamento del giudice di appello. In tali ipotesi, il ricorso per cassazione è dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4758/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 12/03/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dr. Scardaccione Eduardo Vittorio, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) e&…

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