Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12068 del 18 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12068PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina si configura per il solo fatto di compiere atti diretti a procurare l'ingresso illegale di uno straniero in uno Stato di cui non è cittadino o non ha titolo di residenza permanente, a prescindere dall'effettività, durata o finalità dell'entrata o del transito, nonché dalla direzione o destinazione finale dello straniero. La norma incriminatrice, infatti, ha lo scopo di ampliare l'area dell'illecito, in attuazione degli impegni assunti dallo Stato italiano per una più incisiva cooperazione internazionale nel controllo e contenimento dei fenomeni migratori, in conformità all'Accordo di Schengen e alle successive convenzioni applicative. Pertanto, il giudice non può assolvere l'imputato sulla base di una mera dichiarazione, ritenuta credibile, circa il carattere momentaneo e provvisorio del transito attraverso lo Stato, in quanto tale circostanza non esclude la configurabilità del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CANZIO Giovanni - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di TRIESTE;

nei confronti di:

1) PA. IO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/02/2007 TRIBUNALE di TOLMEZZO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROMBOLA' MARCELLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MARTUSCIELLO Vittorio, che ha conclu…

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