Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51444 del 10 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51444PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere non solo concreto, ma anche attuale, nel senso che deve sussistere una elevata probabilità che l'indagato commetta ulteriori delitti, desumibile non solo dalla sua personalità e dalle modalità della condotta criminosa, ma anche dalle condizioni oggettive e ambientali in cui verrebbe a trovarsi ove non sottoposto a cautele. Pertanto, il giudice deve effettuare una valutazione prognostica circa la probabile ricaduta nel delitto, fondata sia sulla permanenza dello stato di pericolosità personale dell'indagato, sia sulla presenza di fattori esterni che possano attivarne la latente pericolosità, favorendo la recidiva. Tale pericolo può ritenersi attuale anche in assenza di effettive ed immediate opportunità di ricaduta, essendo sufficiente che il giudizio prognostico, basato sui criteri di cui all'art. 133 c.p., sia correlato alla situazione esistenziale e socio-ambientale in cui verrebbe a trovarsi l'indagato ove non sottoposto a misure. Inoltre, il giudice è sempre tenuto a motivare sull'inidoneità della misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, valutando la capacità effettiva dell'indagato di autolimitare la propria libertà personale, in relazione alle esigenze cautelari concretamente emerse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 111/2017 in data 29.5.2017 del Tribunale di Cagliari in funzione di giudice dell'appello cautelare personale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAZZI Alberto;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CARDIA Delia, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'indaga…

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