E' manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 6, 12 e 24 legge 30 aprile 1962 n. 283 per contrasto con gli artt. 3 e 24 Cost., in relazione alla disparità di trattamento tra il commerciante al dettaglio, esente da responsabilità per i prodotti in confezione originale, e gli importatori, tenuti invece a garantire la qualità del prodotto importato in confezioni originali. La sanzione posta per l'inosservanza del divieto di introdurre nel territorio della Repubblica alimenti non rispondenti ai prescritti requisiti è giustificata dalla particolare responsabilità professionale degli importatori per la tutela della salute dei cittadini, che è bene e diritto fondamentale. Sulla base del precetto costituzionale (art. 32 Cost.) e in considerazione della possibile minore cura degli ordinamenti dei paesi di importazione nel dettare adeguate norme a tutela della salute, si impone a carico degli esercenti attività di importazione l'obbligo di sopperire con diligente indagine all'accertamento della qualità dei prodotti da importare e della corrispondenza degli stessi ai requisiti prescritti dalla legge, siano o meno essi in confezioni originali. Tale obbligo di maggior diligenza non è stato posto a carico del commerciante che acquista prodotto dell'area comunitaria europea, poiché in essa la rigorosa disciplina della produzione e i controlli all'origine tendono a garantire la conformità ai requisiti di legge del prodotto confezionato.