Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'addetto a fuochi pirotecnici che, per colpa generica e violazioni di legge e di regolamenti, cagiona un incendio in un'area boschiva protetta, risponde penalmente ai sensi dell'art. 423-bis, comma 2, c.p., anche qualora non sia provato con certezza che i residui di materiale cartaceo rinvenuti sul luogo dell'incendio appartenessero ai fuochi d'artificio da lui lanciati, e nonostante l'assenza di indizi gravi, precisi e concordanti sulla sua responsabilità, purché risulti accertato che egli abbia effettuato lanci di fuochi pirotecnici in violazione delle prescrizioni di legge, in un'area non idonea allo scopo. Tuttavia, il reato si estingue per prescrizione, decorso il termine massimo previsto per il delitto di cui all'art. 423-bis, comma 2, c.p.