Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41213 del 5 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:41213PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente applicata a soggetti appartenenti ad associazioni di tipo mafioso, la cui pericolosità sociale si presume tendenzialmente duratura fino al dissolversi della consorteria o alla concreta dissociazione, circostanze che devono essere specificamente accertate. L'attualità della pericolosità può essere desunta da precedenti penali, da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, da condotte recenti e significative, nonché dal contesto familiare e relazionale del soggetto, senza che la buona condotta in ambito carcerario o l'attività lavorativa successiva siano di per sé idonee a escluderla. La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere legittimamente applicata quando vi sia sproporzione tra il patrimonio del soggetto e i suoi redditi leciti, e tale sproporzione risulti temporalmente correlata all'accertata partecipazione ad attività illecite di matrice mafiosa, anche se non definitivamente accertate in sede penale, senza che l'allegazione di una pregressa attività lavorativa all'estero sia sufficiente a giustificare l'entità del patrimonio. Il giudizio di prevenzione può fondarsi su elementi conoscitivi anche non veicolati da accertamenti giudiziari, purché logicamente e coerentemente motivati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. RO. , N. IL (OMESSO);

2) LA. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 27/06/2007 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAMPETTI UMBERTO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. CONSOLO Santi, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. Con decreto in data 27.06.2007 la Corte d'appello di Reggio Calabria, respingendo il gravame proposto da …

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