Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7045 del 23 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7045PEN

Massima

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Il concorso materiale nell'estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando l'imputato, pur non essendo direttamente l'autore della condotta estorsiva, abbia comunque svolto un ruolo attivo e determinante nell'agevolazione e realizzazione del reato, come nel caso di chi presenti l'estorsore alla vittima, organizzi gli incontri per la determinazione della somma da estorcere e riceva materialmente il denaro estorto. In tali ipotesi, l'aggravante di cui all'art. 416-bis c.p. è pienamente applicabile, in quanto l'imputato ha agito nell'interesse e per conto dell'associazione mafiosa, avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche del metodo mafioso. La qualificazione giuridica del fatto come concorso materiale nell'estorsione, e non mero favoreggiamento reale, è pertanto corretta laddove emerga un contributo causale dell'imputato nella realizzazione del reato, a prescindere dal suo ruolo di mero intermediario o dalla mancata partecipazione diretta all'azione estorsiva. Inoltre, l'aggravante di cui all'art. 416-bis c.p. può ritenersi integrata anche in assenza di una contestazione specifica e dettagliata della condotta, purché risulti comunque provato che l'imputato abbia agito avvalendosi del metodo mafioso e al fine di agevolare le attività dell'associazione criminale, come nel caso di reiterati attentati subiti dalla vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/03/2019 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PARDO IGNAZIO;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore ZACCO FRANCA che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza in data 21 marzo 2019, la corte di appello di Catania, confermava la pronuncia del medesimo tribunal…

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