Il giudice dell'esecuzione, a seguito di una sentenza irrevocabile di condanna fondata, anche in parte, su una norma penale successivamente dichiarata incostituzionale, è tenuto a rideterminare la pena non ancora interamente espiata, verificando previamente l'incidenza concreta della declaratoria di incostituzionalità sulla libertà personale del condannato. Nell'effettuare tale rideterminazione, il giudice deve ricostruire il contenuto della decisione irrevocabile in relazione alla norma dichiarata incostituzionale, applicando le norme penali vigenti al momento della decisione, ivi comprese quelle incriminatrici interessate dalla pronuncia di illegittimità costituzionale. Qualora la condanna sia stata pronunciata ai sensi dell'art. 444 c.p.p., il giudice dell'esecuzione deve previamente verificare la possibilità di un nuovo accordo tra le parti sulla pena, e in difetto, provvedere autonomamente alla rideterminazione della sanzione, dando conto in motivazione delle modalità di esercizio del potere commisurativo ai sensi degli artt. 132 e 133 c.p., nel rispetto del fatto accertato e senza aumentare l'afflittività della pena originariamente stabilita.