Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35608 del 19 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35608PEN

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: L'aggravante di cui all'art. 628 c.p., comma 3, n. 3 (violenza o minaccia posta in essere da persona che fa parte dell'associazione di cui all'art. 416-bis c.p.) può essere applicata solo nei confronti di un soggetto la cui appartenenza (attuale, cioè coeva al momento della commissione del reato che risulta aggravato) a un'associazione di tipo mafioso sia accertata con sentenza definitiva oppure verificata nel contesto del provvedimento di merito in cui si applica la citata aggravante. Non è sufficiente il mero riferimento all'appartenenza dell'agente a un'associazione mafiosa, se questa non risulta provata in modo specifico per il reato in esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. COSCIONI G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/06/2015 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MARI…

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