Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1117 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:1117SENT

Massima

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Il provvedimento di rifiuto del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, una volta che sia stato successivamente rilasciato il permesso richiesto, determina il venir meno dell'interesse del ricorrente alla prosecuzione del giudizio, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. In tali casi, le spese processuali possono essere compensate tra le parti, in considerazione della peculiarità della vicenda e del fatto che il provvedimento impugnato sia stato successivamente superato dall'adozione del provvedimento favorevole al ricorrente. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito dell'adozione del provvedimento richiesto determina l'improcedibilità del ricorso, con possibile compensazione delle spese processuali, in ragione della particolare situazione venutasi a creare.

Sentenza completa

N. 01059/2010
REG.RIC.

N. 01117/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01059/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1059 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Milano, via F.Bellotti, 17;

contro

Ministero dell'Interno, rappresentato e difeso dall'Avvocatura, domiciliata per legge in Milano, via Freguglia 1;

per l'annullamento

con riferimento sia al ricorso introduttivo che a quello per motivi aggiunti,

- del provvedimento di rifiuto del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, notificato l’11 febbraio 2010;

- nonché di ogni altro atto pre…

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