Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9017 del 5 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:9017PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto dalla gravità dei fatti contestati, dalla sistematica e continuativa attività di approvvigionamento e spaccio di sostanze stupefacenti di diversa tipologia, dalla quale l'indagato traeva stabilmente i mezzi di sostentamento, nonché dalla vicinanza temporale dei plurimi episodi illeciti accertati, anche in assenza di precedenti penali, ove emerga il ruolo attivo e di supporto dell'indagato al gruppo criminale dedito all'incessante immissione di droga sul mercato locale, come desumibile dalle risultanze delle intercettazioni. In tali casi, il dato della mancanza di condanne pregresse risulta recessivo rispetto alla concreta e attuale esigenza cautelare di prevenire il pericolo di reiterazione del reato, atteso che il giudizio cautelare, di natura probabilistica, non può limitarsi all'accertamento di uno "stato" soggettivo dell'indagato, ma deve estendersi alla valutazione prognostica circa la probabile ricaduta nel delitto, anche in considerazione della distanza temporale dalla realizzazione della condotta rispetto al momento della richiesta cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/02/2019 del Tribunale di Bari, Sezione per il riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa AGLIASTRO Mirella;
udite le richieste del Procuratore Generale presso questa Corte Dott.ssa BARBERINI ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Bari, quale giudice d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.