Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7945 del 26 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:7945PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) e per il reato di intestazione fittizia di beni (art. 12-quinquies d.l. 306/1992) può essere desunta da una valutazione complessiva e logica degli elementi probatori, anche di natura indiziaria, quali: la partecipazione a contesti criminali e la contiguità a soggetti affiliati a organizzazioni mafiose; la disponibilità e l'uso di armi comuni da sparo, anche con matricola abrasa; l'interesse e l'ingerenza preponderanti di un soggetto in attività economiche formalmente intestate ad altri familiari; l'esistenza e l'uso strumentale del vincolo parentale per eludere le norme in materia di prevenzione; la sproporzione tra il reddito dichiarato e il patrimonio acquisito; l'abnorme e costoso utilizzo di mezzi di comunicazione. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in modo logico, possono integrare la prova della sussistenza dei presupposti oggettivi e soggettivi dei reati contestati, anche in assenza di una prova diretta, e rendere irrilevanti le deduzioni difensive sulla entità delle attività economiche dell'imputato. Il giudizio di merito sulla concessione o meno delle attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice e, se adeguatamente motivato, è sottratto al sindacato di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FA. CA. GI. , N. IL (OMESSO);

2) MI. AN. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1260/2006 CORTE APPELLO di PALERMO, del 18/12/2006;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FEBBRARO Giuseppe, che ha concluso per il rig…

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