Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19774 del 16 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19774PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel rigettare i ricorsi proposti dagli imputati avverso la sentenza di condanna per il reato di partecipazione ad associazione per delinquere, afferma che la valutazione degli elementi probatori operata dal giudice di merito, fondata sulle risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché sui riscontri oggettivi, è giuridicamente e logicamente corretta. In particolare, la Corte di Cassazione ritiene che le intercettazioni, nella loro pluralità e significatività dei contenuti, costituiscano prova sufficiente dell'inserimento degli imputati nel contesto associativo, anche laddove talune condotte possano essere qualificate al più come favoreggiamento, in quanto si inseriscono ripetutamente in uno scenario associativo. Inoltre, la ricostruzione del fatto operata dal giudice di merito, in ordine all'episodio dello scontro a fuoco, è ritenuta ineccepibile sulla base dei reperti e della perizia balistica, la quale evidenzia la valenza probatoria di tale elemento. Pertanto, la Corte di Cassazione afferma che le critiche mosse dalle difese degli imputati alla valutazione della prova da parte del giudice di merito si risolvono in una mera svalutazione degli elementi probatori, senza cogliere i profili di illogicità o erroneità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. SA. N. IL (OMESSO);

2) TO. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/09/2007 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROMBOLA' MARCELLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Delehaye Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

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