Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41047 del 26 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41047PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa, se sottoposte ad attento controllo di credibilità oggettiva e soggettiva, possono da sole sostenere un'affermazione di penale responsabilità dell'imputato, senza necessità di riscontri esterni, quando non vi sia ragione di dubitare della loro attendibilità. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle risultanze processuali, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, se non in presenza di vizi logici o di travisamento dei fatti, che non emergono nel caso di specie. La mera riproposizione di questioni valutative già esaminate e disattese dal giudice di appello non consente una nuova valutazione in sede di legittimità, in applicazione del principio di inammissibilità del ricorso per cassazione avverso le statuizioni di merito, salvo i casi tassativamente previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. ((omissis)), difensore di TR. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del Tribunale di Rovereto del 16 dicembre 2008;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Letta la memoria difensiva depositata dall'avv. ((omissis)) difensore della parte civile St. Ma. .

Sentita la relazione del Consigliere Dr. BRUNO ((omissis))o;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del…

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