Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13430 del 4 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:13430PEN

Massima

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Il custode di un bene sottoposto a sequestro amministrativo è tenuto a esercitare la dovuta vigilanza e diligenza per impedirne la sottrazione, essendo responsabile a titolo di colpa per il reato di cui all'art. 335 c.p. qualora ometta di denunciare la scomparsa del bene o di adottare le misure necessarie a impedirne l'utilizzo da parte di soggetti non legittimati, senza che possa rilevare l'eventuale cessazione del vincolo di sequestro in assenza di una formale comunicazione al custode. Tuttavia, nel valutare il trattamento sanzionatorio, il giudice deve tener conto della natura colposa del reato, evitando di fare riferimento all'intensità del dolo, e deve altresì motivare adeguatamente in ordine alla concessione o meno del beneficio della sospensione condizionale della pena, confrontandosi con le specifiche argomentazioni difensive. Infine, la richiesta di sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria, correttamente formulata dall'imputato, deve essere esaminata nel merito dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. CITTERO Carlo - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
Avverso la sentenza del 16/04/2014 della CORTE DI APPELLO DI MILANO;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RICCIARELLI Massimo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. Fodaroni M. Giuseppina, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio relativamente alla sospensione condizionale della pena e alla sostituzione della pena detentiva, rigetto nel ricorso.
RITENUT…

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