Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10377 del 24 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:10377PEN

Massima

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Il concorso nel reato di estorsione può essere configurato anche per la semplice presenza, purché non meramente casuale, sul luogo della esecuzione del reato, quando tale presenza abbia fornito all'autore del fatto stimolo all'azione o maggior senso di sicurezza nel proprio agire, palesando chiara adesione alla condotta delittuosa. Ai fini della sussistenza del reato di estorsione, non è necessaria l'esplicita minaccia o violenza, essendo sufficiente l'utilizzo di un messaggio intimidatorio anche "silente", privo di una esplicita richiesta, qualora l'associazione abbia raggiunto una forza intimidatrice tale da rendere superfluo l'avvertimento mafioso, sia pure implicito. L'aggravante del metodo mafioso ex art. 416-bis.1 c.p. è configurabile anche in assenza di una prospettazione esplicita di conseguenze negative, quando le modalità e il contesto in cui si svolge la condotta estorsiva siano espressione tipica delle intimidazioni mafiose. La valutazione degli indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali non può essere frazionata e atomistica, ma deve essere globale ed unitaria, verificando se sulla scorta di tale complessiva valutazione sia possibile dissolverne l'ambiguità e inserirli in una lettura complessiva che ne chiarisca l'effettiva portata dimostrativa e la congruenza rispetto al tema di indagine. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sui provvedimenti del giudice del riesame è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare la presenza di due requisiti: l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e l'assenza di illogicità evidenti, ossia la congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), rappresentato ed assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia
avverso l'ordinanza n. 504/2021 in data 25/06/2021 del Tribunale di Reggio
Calabria, seconda sezione penale in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
preso atto della richiesta di discussione orale in presenza ex Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
udita la requisit…

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