Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35997 del 19 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35997PEN

Massima

L'esimente dello stato d'ira putativo, prevista dall'art. 599 comma 2 c.p., può essere riconosciuta quando la persona offesa, pur non essendo stata vittima di un'ingiusta provocazione, abbia comunque agito in conseguenza di un forte risentimento determinato da una situazione di fatto che, sebbene non corrispondente alla realtà, sia apparsa ragionevole e plausibile all'agente al momento del fatto. Ciò può verificarsi anche quando la persona offesa sia stata indagata, ma non ancora condannata in via definitiva, per un reato grave che abbia determinato nel soggetto agente un forte stato di risentimento nei suoi confronti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PU. VI. N. IL (OMESSO);

2) BR. MA. CA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/05/2007 CORTE APPELLO di MESSINA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso. <…

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