Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34936 del 9 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:34936PEN

Massima

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Il falso attestato di un rapporto di lavoro inesistente, al fine di ottenere indebitamente prestazioni previdenziali, integra il reato di truffa aggravata ai danni dell'INPS, senza che rilevi l'eventuale carenza di prove certe, atteso che la valutazione delle risultanze processuali è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui accertamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da adeguata motivazione. La prescrizione del reato di truffa, pur essendo intervenuta successivamente alla pronuncia della sentenza di secondo grado, non può essere fatta valere in sede di legittimità a seguito della sospensione della causa estintiva per la durata del giudizio di cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) NA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/05/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI GIUSEPPE;

Sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) (inammissibilita').

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza del 4.5.2007 la corte d'appello di Napoli, in p…

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