Il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria per opere eseguite su immobili sottoposti a vincolo paesaggistico è subordinato al previo parere favorevole della Soprintendenza competente, la cui mancata acquisizione entro il termine di centottanta giorni dalla richiesta determina un obbligo di pronuncia espressa, positiva o negativa, da parte dell'amministrazione comunale, senza che possa configurarsi un silenzio-assenso o un silenzio-rigetto. Il giudizio di incompatibilità paesaggistica deve essere motivato in modo analitico e puntuale, con riferimento alle specifiche caratteristiche dell'opera e del contesto paesaggistico di riferimento, senza poter fare ricorso a valutazioni di ordine urbanistico, statico-funzionale o di rischio idrogeologico, estranee alla competenza della Commissione locale per il Paesaggio. L'inosservanza dell'obbligo di comunicazione del preavviso di rigetto ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990 inficia la legittimità del provvedimento finale di diniego. Pertanto, il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria è subordinato al previo parere favorevole della Soprintendenza, a una motivazione analitica e puntuale in ordine alla compatibilità paesaggistica dell'opera, nonché al rispetto delle garanzie partecipative del privato.