Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 18860 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:18860SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, afferma il principio secondo cui, in presenza di una dichiarazione di carenza di interesse alla decisione da parte del ricorrente, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in applicazione dell'art. 84, comma 4, del Codice del processo amministrativo. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui il ricorso sia stato proposto avverso il risultato di una prova scritta di un concorso pubblico, laddove il ricorrente abbia successivamente manifestato la volontà di non proseguire ulteriormente nel giudizio. In tali ipotesi, il giudice, pur avendo accertato la legittimità o meno dell'atto impugnato, è comunque tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, non potendo pronunciarsi nel merito della controversia. La compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti rappresenta, inoltre, una conseguenza logica della peculiarità della questione trattata, in cui il ricorrente ha manifestato l'assenza di un interesse concreto ed attuale alla decisione. Il principio di diritto affermato dalla sentenza mira a garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'attività giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative in assenza di un interesse effettivo alla decisione.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/12/2023

N. 18860/2023 REG.PROV.COLL.

N. 05840/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5840 del 2022, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Emilia, 81;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del risultato prova scritta sostenuta il 12 aprile 2022 nel concorso pubblico, per esame e titoli, a complessivi n. 1479 (1109 uomini; 370 donne) allievi agenti del Corp…

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