Il vincolo di inedificabilità assoluta entro i 150 metri dalla battigia, previsto dall'art. 15 della L.R. n. 78/1976, prevale sulle previsioni di diverso tenore contenute negli strumenti urbanistici locali, rendendo insanabili gli abusi edilizi realizzati in tale fascia di rispetto, salvo le sole eccezioni espressamente stabilite dalla legge regionale n. 37/1985 per le opere iniziate e portate a compimento entro il 31 dicembre 1976. Tale vincolo, di natura cogente e inderogabile, non può essere superato nemmeno in presenza di un previgente Piano Urbanistico Comprensoriale che consentisse l'edificazione nelle zone "E" senza il rispetto della distanza dalla battigia, atteso che la norma regionale mira a tutelare l'interesse pubblico primario alla conservazione dei valori ambientali insiti nel perimetro costiero dell'intera regione siciliana e prevale, sotto il profilo della gerarchia delle fonti, su eventuali interventi programmatori del territorio operati dagli enti locali. La violazione del termine di conclusione del procedimento amministrativo, in assenza di una espressa previsione di natura perentoria, non determina l'illegittimità del provvedimento finale, restando fermi i rimedi previsti dall'ordinamento per rimuovere l'inerzia della pubblica amministrazione.