Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53143 del 15 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53143PEN

Massima

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La tentata estorsione si configura quando l'agente, con minacce, tenta di ottenere indebitamente denaro o altre utilità, a prescindere dall'effettiva capacità di resistenza della vittima. L'idoneità della minaccia deve essere valutata ex ante, sulla base della sua astratta attitudine intimidatoria, senza che rilevi la reazione concreta della persona offesa. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di tentata estorsione, non è necessario che la minaccia abbia effettivamente turbato o intimidito la vittima, essendo sufficiente che essa sia astrattamente idonea a tale scopo, indipendentemente dalla capacità di resistenza dimostrata dalla persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/01/2015 della CORTE APPELLO di CAGLIARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. PRESTIPINO ANTONIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO OSCAR, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso…

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