Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36168 del 21 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:36168PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'articolo 299, commi 2-bis e 3, c.p.p., che prevede l'obbligo di notifica alla persona offesa della richiesta di modifica della misura cautelare in caso di delitti commessi con violenza alla persona, deve essere interpretato in modo da limitarne l'applicazione ai soli reati che presentano un concreto pericolo di intimidazione, ritorsioni o vittimizzazione secondaria e ripetuta per la vittima, in ragione della natura del reato, delle caratteristiche personali della vittima o del contesto in cui il reato è stato commesso. Al di fuori di tali ipotesi, l'onere di notifica sussiste solo se la persona offesa risulta identificata e localizzabile dagli atti del procedimento, non potendosi altrimenti ritenere colpevole l'omissione di tale adempimento. Il giudice è pertanto tenuto a verificare, in modo esplicito o desumibile dal provvedimento, la sussistenza di tali presupposti, al fine di contemperare adeguatamente il diritto di difesa dell'imputato e il diritto di tutela della vittima, in conformità ai principi espressi dalla direttiva 2012/29/UE.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Palermo - in funzione di giudice dell'appello cautelare - del 2 febbraio 2017 - depositata il 7 febbraio 2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. TUTINELLI Vincenzo;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa DI NARDO Marilia, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

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